Accade.
Da coach dico spesso che l'unico aspetto a cui non c'è rimedio è la morte.
E purtroppo accade.
Accade che ci si ritrovi a dover dire addio a persone con le quali invece avresti voluto ancora condividere.
Una persona alla quale avevo insegnato a meditare e amante del miglioramento ci ha lasciati. Ricordo sorridendo la sua voglia di raccontarmi le sue scoperte sui neuroni-specchio. Una persona sorridente e piena di vita, nel pieno della vita.
Dopo la tristezza del cuore si rinfrescano, più forti del solito, alcune riflessioni.
Spesso passiamo i nostri giorni come se fossimo 'eterni', perdendo il tempo dietro a situazioni ed emozioni che, viste sotto altri punti di vista, riusciremmo a considerare di certo diversamente.
A volte, alle persone con cui lavoro, pongo la domanda "se avessi tre giorni di vita come li vivresti? '
Dopo lo 'shock' iniziale, ecco che all'improvviso molte delle cose a cui magari stanno dando importanza svaniscono, mentre altre che magari hanno perso di vista riacquistano una più proporzionata attenzione.
Ecco, con i dovuti scongiuri, se siete scaramantici, credo che questa domanda ce la si dovrebbe porre più spesso.
E una volta ottenuta la risposta cominciare subito a rimettere in un più equilibrato ordine i vari pezzetti della propria esistenza e poi agire di conseguenza.
Non sappiamo quando arriverà il nostro momento. Come scriveva L. De Medici 'Chi vuol esser lieto, sia, di doman non c'è certezza.'
Allora gioiamo di ogni singola alba e di tutte quelle piccole meraviglie che ci circondano e che non aspettano altro di essere notate. Riempiamo di entusiasmo, di serenità, di amore e di tutto ciò che desideriamo ogni singolo istante delle nostre giornate.
La vita che vogliamo facciamola accadere.
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Lunga e consapevole vita a tutti ❤️
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Photo: D. Barzini
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